Un paio di anni fa abbiamo deciso di passare qualche giorno in Val Maira, una valle del Piemonte occidentale racchiusa tra le Valli Stura e Grana (ad ovest) e la Val Varaita (ad est). Non si tratta di un posto molto distante da casa ma sono quel centinaio di chilometri di strada statale che ci dissuadono dall’idea di visitarla in giornata per le classiche escursioni domenicali. La Valle Maira è una valle molto selvaggia con catene montuose di rocce dolomie che talvolta regalano a questa zona il soprannome di “Le dolomiti del Piemonte“.
Non conoscendo la zona nè alcun esperto del luogo abbiamo scelto come base per le nostre escursioni in Val Maira, il centro valle ed in particolare il bivio di Ponte Marmora dove sorge una storica locanda con camere e ristorante La gentil Locanda: un semplice albergo di montagna che ha ospitato con grande cortesia una famiglia un po’ scomoda come la nostra formata da una bimba piccola ed un cane grande. La posizione è stata molto tattica ed abbiamo cosi potuto dividere le nostre giornate tra i Valloni di Marmora e del Preit, svoltando a sinistra al suddetto bivio e la Testata della Valle, dove nasce il torrente Maira nel comune di Acceglio.
I nostri quattro giorni in Valle e la presenza di polpettina (nonché il classico meteo variabile di agosto in montagna) ci hanno consentito solo una parzialissima conoscenza di questa Valle non troppo nota e molto selvaggia che sicuramente torneremo a visitare più approfonditamente in futuro. Ci ha sorpreso invece quanto questa Valle sia apprezzata dai turisti stranieri, tedeschi ed olandesi dediti all’escursionismo e alla mountainbike da sempre che hanno quasi monopolizzato il turismo portando anche investitori stranieri.
Escursioni in Val Maira
Il sentiero dei ciclamini
Il sentiero dei ciclamini è un sentiero ad anello della media valle che si percorre in circa due ore e mezza e che deve il suo nome alla presenza di Cyclamen purpurascens la cui fioritura ha il suo apice tra luglio ed agosto. Abbiamo imboccato il sentiero da San Damiano Macra, nella centrale piazza del Municipio dove iniziano le indicazioni segnavia rosse. Dopo aver attraversato un ponticello, raggiunto un vecchio mulino immerso in un ambiente umido si raggiunge la borgata di Caricatori dove, immerse nei faggeti, si trovano le prime fioriture di ciclamini. Il sentiero prosegue tra ambienti molto vari tra loro fino alla borgata di Camoglieres dove ci siamo concessi una breve pausa merenda nel delizioso giardino della Locanda del Silenzio per poi riscendere a Macra attraverso il sentiero giallo dei Borghi Occitani che passa per la trecentesca Cappella di San Pietro.
Le cascate di Stroppia
Nonostante non siano molto famose pare che le cascate di Stroppia siano le più alte d’Italia con un salto di quasi 500m. Come la maggior parte delle cascate di montagna raggiungono il loro momento di massima bellezza durante la tarda primavera, quando i ghiacciai a monte si sciogliono. Il sentiero ad anello che porta sotto le cascate, nominato Dino Icardi, parte dal Rifugio Campo Base, fuori dall’abitato di Chiappera nei pressi del campeggio e tocca anche il Lago Niera.
Noi per un mix di cause tra le quali il maltempo ed Arianna stufa di stare nel marsupio abbiamo dovuto accontentarci di un giro meno impegnativo, lungo il torrente Maurin, l’anello del Castello – Provenzale all’ombra appunto, dell’affascinante Rocca Provenzale.
L’altopiano della Gardetta
L’altopiano della Gardetta si trova sopra i 2000m tra le valli Maira e Stura di Demonte e dominato dalla cima della Rocca la Meja. Oltre ad essere il paradiso delle marmotte (davvero mai viste così tante e cosi poco paurose dell’uomo), l’altopiano è interessantissimo dal punto di vista geologico. 300 milioni di anni fa infatti l’altopiano era un mare caldo e basso con coste deserte e wadi che si allagavano con le rare ma abbondanti precipitazioni.
Nel 2008 sono infatti state ritrovate impronte fossili di un rettile antesignano dei dinosauri e durante la nostra visita abbiamo superato un gruppo di escursionisti accompagnati da un geologo che guida visite improntate sull’aspetto geologico dell’altopiano. La nostra camminata invece è stata meno impegnativa e ci ha portati al Rifugio Gardetta e poi a proseguire un po’ sulla strada militare che conduce al Colle della Margherina (Valli Grana e Stura).
In settimana si può partire dal Colle del Preit (superati gli abitati di Marmora e Canosio si prosegue) dove vi è un parcheggio a pagamento mentre nel week end è necessario parcheggiare più sotto, a Grange Silvestre e proseguire subito a piedi sulla strada inizialmente asfaltata. Essendo l’altopiano un collegamento con le altri Valli esistono accessi anche dalle Valli Grana e Stura.
Pernottare il Val Maira
Possiamo parlare per esperienza diretta solo della Gentil Locanda di Ponte Marmora dove abbiamo trascorso la nostra breve vacanza comprensiva di tutte le cene.
Di passaggio però non abbiamo potuto fare a meno di apprezzare altre strutture davvero graziose e super curate nei dettagli tra le quali ci hanno lasciato molta curiosità la Locanda del Silenzio, a Camoglieres; la Pensione Ceaglio e il Relais al Brieis entrambi a Marmora e l’Albergo le Marmotte ad Acceglio.
I borghi occitani
La Valle Maira è il paradiso degli escursionisti ma siamo sicuri che possa piacere anche a chi non ama scarpinare per ore sui monti. Sebbene non fosse il nostro obbiettivo è stato facile incontrare graziose borgate, perfettamente conservate e manutenute che ti fanno sentire in una favola. Abbiamo avuto la fortuna di passare per Marmora, Camoglieres e Chiappera ma siamo sicuri che ce ne sono tante altre come infatti racconta Anna Maria nell’articolo sulla sua giornata in Valle.
Prima di lasciare la Valle Maira non può mancare inoltre una visita a Dronero il suo capoluogo che abbiamo avuto la fortuna di vedere nel suo giorno di mercato: il lunedì, perfetto per fare scorta di prodotti tipici come le famosissime Ravioles della Val Maira, il formaggio Castelmagno (in realtà proveniente dalla vicina Val Grana), i Crucan, golosi biscotti ottimi come snack e perfetti per preparare dolci più elaborati e i deliziosi Droneresi al rum acquistati nella storia Pasticceria Brignone.
Arrivederci a presto Valle Maira!