Post di Viaggio

Tre giorni a Lione

Era tanto che pensavo a Lione come meta per un viaggio. Ne avevo sentito ampiamente parlare per il “Festival des Lumières” a dicembre, ma preferisco sempre esplorare le città in periodi meno freddi e con giornate più lunghe.

Complice una presentazione dell’ente del turismo francese e dell’ufficio del turismo di Lione (che ringraziamo per il prezioso supporto e la squisita ospitalità) e un compleanno importante di Isabella abbiamo deciso di eleggere Lione come meta di inizio settembre e siamo partite alla scoperta della terza città più grande di Francia.

Lione è una città davvero grande, anche se tutto subito non lo si direbbe, che ha numerosi quartieri diversi tra loro ma tutti con un’anima speciale e tante cose da visitare. Ecco allora che questo articolo vuole darvi qualche suggerimento su cosa fare e cosa esplorare se, come noi, avete un tempo limitato e desiderate scoprire quanto più possibile.

La prima cosa che vi consigliamo di fare una volta arrivati in città è recarvi all’ufficio del turismo (la sede principale è in Place Bellecour) per acquistare la Lyon City Card e prenotare le visite per tutti i giorni in cui sarete in città.

La Lyon City Card vi permette di viaggiare illimitatamente sui mezzi pubblici cittadini (bus, tram, metro, funicolari, vaporetti) e di partecipare a visite guidate e a crociere incluse nel prezzo della card. La si può trovare in diversi tagli, da 24 h fino a 72 h e credetemi vale il prezzo!

Una volta in possesso della Lyon City Card fatevi aiutare dagli agenti dell’ufficio del turismo che sono super disponibili e gentili nel suggerirvi itinerari, escursioni e prenotare tutto quanto desideriate. Non dimenticate le crociere sulla Saone perché quelle sono davvero da fare!

Giorno 1 – Centro città e Fourvière

Dopo essere stati all’Ufficio del Turismo, trascorrete la mattinata a passeggiare per il centro. Place Bellecour è una delle più grandi piazze europee e merita una passeggiata, poco distante poi c’è il Grand Hotel Dieu che con i suoi negozi, ristoranti e la sua imponente architettura vi affascinerà di certo.

Risalendo nella presqu’ile (penisola) attraverso una delle tante vie dello shopping, vi consigliamo di fare una piccola deviazione per vedere la chiesa gotica di Saint Nizier. Si tratta di un edificio davvero particolare, importantissimo luogo di culto a Lione, dedicata Nizier uno dei vescovi della città.
Affascinano le due torri campanarie che a prima vista sembrerebbero simmetriche, ma osservandole bene si notano diversi stili architettonici e diversi materiali : la guglia del campanile di sinistra è in mattoni mentre quella di destra è in pietra. Lo stile gotico flamboyant è quello che più affascina, i gargoyle che spuntano ad ogni livello sono ciò che attira l’attenzione: animali mostruosi che, secondo la tradizione, hanno il compito di esorcizzare e, quindi, di proteggere le chiese gotiche. Ma questa chiesa ebbe anche una notevole importanza sociale: é qui, infatti, che si eleggevano i consoli che amministravano la città.

Per la pausa pranzo il nostro consiglio è di assaggiare i piatti tipici di Lione in uno dei più famosi bouchon, le classiche trattorie cittadine.
Il nostro suggerimento è di prenotare da La Meunière in Rue Neuve, poco distante dalla chiesa di Sant Nizier.
Assaggiate assolutamente la quenelle de brochet, uno dei piatti tipici di Lione, a base di pesce d’acqua dolce. Preparatevi perché qui le porzioni sono super abbondanti, ma non uscirete delusi perché Olivier e Annick vi tratteranno come degli amici e vi racconteranno la nascita delle ricette tradizionali dei bouchon e del perché è nata l’associazione “Les Bouchons Lyonnais”

Nel pomeriggio salite sulla collina della Fourvière con la funicolare per ammirare Lione dall’alto.

Si dice che Lione ha due colline, una che prega e una che lavora. La collina de la Fourvière è quella che prega perché sulla sommità si trova la Basilica di Notre Dame de la Fourvière.

La chiesa è tanto semplice e chiara all’esterno quanto maestosa e riccamente decorata all’interno. Ma preparatevi ad una sorpresa: le chiese sono due, in realtà.

La chiesa superiore è dedicata alla Vergine Maria mentre la chiesa inferiore è dedicata a San Giuseppe; ricca, ampia, slanciata e decorata con mosaici dorati quella superiore, più morigerata, buia, bassa la chiesa inferiore. Sono entrambe di una bellezza da lasciare senza parole ed entrambe meritano un po’ di tempo per la visita. Le due chiese sono collegate da una imponente scala a doppia rampa. Tutta la basilica ha un significato simbolico: la chiesa inferiore, piuttosto bassa e cupa, rappresenta il passaggio degli uomini attraverso le tenebre dell’oscurità fino ad ascendere agli spazi aperti e luminosi delle vetrate e dei ricchi mosaici della chiesa superiore.

Uno dei suggerimenti che vi possiamo dare è quello di partecipare alla visita insolita sui tetti della Basilica. Salirete circa 500 scalini in totale, ma ne varrà sicuramente la pena! La vista sulla città dai tetti è impareggiabile ma anche all’interno della chiesa, affacciarsi dalla balconata dietro gli angeli della musica ed ammirare i mosaici che rivestono il soffitto e le pareti è davvero spettacolare.

Giorno 2 – Vieille Ville e Croix Rousse

Il secondo giorno dedicatelo alla Città Vecchia, ai piedi della collina di Fourvière.

Qui tra ristorantini, panetterie e negozietti potrete gustare davver un angolo di Francia tipica.

Noi abbiamo esplorato la Vieille Ville con una visita guidata (sempre inclusa nella Lyon City Card) e abbiamo avuto l’opportunità di scoprire una delle cose più caratteristiche di questa parte di Lione: i passaggi tra una via e l’altra che collegano le varie case e che si chiamano traboules.
Attraversate questi passaggi pedonali coperti passando da un isolato all’altro: non tutti i lionesi permettono l’accesso ai turisti e quando ciò è consentito occorre rispettare la quiete e la privacy di coloro che abitano negli alloggi che si affacciano su queste viuzze. Non tutti i passaggi sono facilmente riconoscibili agli occhi dei turisti, quindi è consigliabile partecipare ad un tour per le vie del centro storico con una guida locale.

Questo quartiere, a rischio abbattimento negli anni 60 del secolo scorso è stato fortemente protetto dai propri abitanti che hanno lottato affinchè venisse mantenuto a discapito della costruzione di un’autostrada e dal 1998 fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO.

Per la pausa pranzo vi suggeriamo una puntatina in una delle varie boulangerie della Vieille Ville. Troverete delle baguettes farcite riccamente e potrete anche provare una delle prelibatezze dolci di Lione: la torta con le pralines.
Le pralines sono delle mandorle tostate e caramellate, ricoperte di zucchero rosa che troverete nelle pasticcerie più famose della città. Ebbene queste praline vengono impiegate nelle torte, nelle brioches e rendono tutti i dolci di un bel rosa carico. Non potete non venirne attratti, quindi il consiglio è di assaggiarle!

Dopo la pausa ristoratrice preparatevi ad una bella salita.

Per salire sulla collina della Croix Rousse potete prendere la metro, indubbiamente, ma è decisamente più caratteristico salire la scalinata Montée de la Grande-Côte per godere di una vista panoramica della città a patto che siate disposti a percorrere qualche centinaio di scalini!

Ho letto da qualche parte che “Cette montée est une passerelle entre les mondes. Une échelle de cordes rescapée des temps qui relie comme une ligne de vie la ville au pays des hauts” [Questa salita è una passerella tra i mondi. Una scala di corde salvata dal tempo che collega il centro città alla parte alta come un’ancora di salvezza].

Vi troverete a percorrere un quartiere particolare, quello che nei secoli scorsi era il quartiere degli operai dei setifici che proprio qui avevano sede.
Inizialmente i setifici si trovavano lungo gli argini della Saone, ma dopo numerose inondazioni furono spostati sulla sommità della collina.

La Croix Rousse era una cittadina a sé e fu unita alla municipalità di Lione solo nel 1852. Questo non è un dettaglio, soprattutto quando arriverete sulla sommità della scalinata e vi sembrerà di entrare in una città totalmente indipendente, una replica di Lione lungo fiume.

Fate una passeggiata tra i viali di Croix Rousse, fermatevi a bere un caffè nel dehor di uno dei locali e poi non dimenticate di andare a vedere il murales dedicato alla città che lavora, il Fresque des Canuts, come venivano chiamati gli operai tessili, il più grande murales d’Europa con i suoi 1200 metri quadrati realizzati con la tecnica “trompe l’oeil”. In esso troverete raffigurati gli edifici del quartiere dei tessitori di seta, i “canuts” appunto, con le sue scalinate ed i suoi abitanti.

Giorno 3 – Confluence e i quartieri più moderni

Il terzo giorno può ben iniziare con la scoperta di Lione dal fiume con una delle crociere che sono incluse nella Lyon City Card e poi ad una passeggiata nel nuovo quartiere Confluence.

Il nome deriva proprio dal fatto che questo quartiere si trova alla confluenza dei due fiumi cittadini, il Rodano e la Saone, ed è attualmente il quartiere più in e più quotato della città.

Inizialmente era una zona che l’architetto Perrache aveva ricavato riportando del terreno per allungare la penisola che si allunga tra i due fiumi e dove avevano sede i magazzini e gli edifici industriali che venivano utilizzati per i traffici fluviali delle merci che transitavano sui fiumi.

Oggi gli edifici industriali sono stati recuperati per fare spazio a centri di aggregazione, sale espositive e anche ad edifici residenziali molto moderni e altrettanto quotati sul mercato. Proprio qui c’è l’appartamento più caro di tutta la città di Lione.

Alcuni edifici utilizzati come sedi di uffici o musei, sono davvero eclettici sia nelle forme che nei colori. Il cubo arancione, ad esempio, [che dai lionesi viene chiamato familiarmente è stato ribattezzato “la mimolette” facendo riferimento ad un particolare formaggio a pasta gialla.] è davvero originale, almeno quanto l’edificio verde brillante che ospita la sede principale della TV Euronews.

Piacevole qui è anche passeggiare in bicicletta lungo gli argini sbirciando le chiatte e le barche ancorate verso riva. Queste imbarcazioni, un tempo utilizzate come mezzi di trasporto per le merci, sono oggi adibite ad abitazioni, hotel e vi è anche uno studio di avvocati che ha sede in una di queste barche!

Spostandovi verso i quartieri più moderni, attraversando uno dei ponti sul Rodano, vi consigliamo una pausa pranzo molto golosa alle Halles Paul Bocuse.

Si tratta di una sorta di mercato coperto dove poter fare acquisti enogastronomici di livello medio alto ma dove si può anche pranzare con i prodotti che vengono venduti dai vari negozi.

Noi abbiamo scelto di fermarci ad uno dei banchi del formaggio e abbiamo gustato un delizioso pranzo a base di formaggi tipici della zona.

Il pomeriggio potete proseguire nel quartiere Part-Dieu, tra i grandi viali alberati e i negozi con belle vetrine fino ad arrivare al parco della Tête d’Or.
Si tratta del più grande parco urbano della Francia (105 ettari) ed è il polmone verde della città nonchè il luogo di ricreazione e sfogo degli abitanti di Lione. E’ qui che i lionesi vengono a fare jogging o passaeggiate in bicicletta, ma anche giocare a bocce o fare una passeggiata in barca sul grande lago che c’è al suo interno.
Oltre ad un giardino botanico e ad un roseto, potete trovare qui anche uno dei più antichi zoo di Francia.

Mezza giornata bonus

Avete una mezza giornata prima della partenza o dopo l’arrivo? Il nostro consiglio è quello di andare a fare un po’ di shopping e a farvi coccolare a The Village Outlet a Villefontaine, un outlet ad una mezz’ora di auto dalla città che vi permetterà di fare un tuffo tra le grandi marche francesi e trovare prodotti che da noi non sono così facilmente acquistabili.

Articolo scritto a seguito di collaborazione con ExploreFrance, OnlyLyon, La Meunière. Grazie per l’accoglienza e l’ospitalità

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