Post di Viaggio

Due giorni a Castell’Arquato

L’11 settembre si parte per il primo dei tre viaggi che abbiamo ricevuto in dono per il 40mo anniversario di matrimonio.
Abbiamo scelto uno dei borghi più belli d’Italia: Castell’Arquato in provincia di Piacenza.
Il comune ha due nuclei urbanistici: la parte bassa (Borghetto e Monteguzzo) e quella alta (il borgo più propriamente medievale).

Usciamo dall’autostrada a Fiorenzuola e percorriamo la strada verso Castell’Arquato; già da lontano vediamo svettare la Torre Viscontea che in una giornata di sole come questa si manifesta in tutto il suo splendore e il borgo affascina e sorprende per la sua intatta bellezza.

Salendo alla rocca

Giunti in loco, anche se sono ormai le 11,30, non vogliamo perdere tempo ed iniziamo, a grandi tratti, la visita. Dopo aver lasciato l’auto in piazza S. Carlo iniziamo la salita verso la parte alta del borgo da via Coalzio e su su fino alla piazza del Municipio o “piazza Alta”, nucleo di aggregazione, di mercato e di vita politica, dove si concentrano tre importanti edifici: la Collegiata romanica (consacrata nel 1122, sostituisce la precedente distrutta dal terremoto del 1117), il Palazzo Pretorio e la Rocca Viscontea (costruzione avviata nel 1342 ed ultimata nel 1347 per iniziativa di Luchino Visconti).

Facciamo tappa per il pranzo presso il Ristorante del Borgo dove ci vengono serviti degli ottimi taglieri di culatello accompagnati dai chisolini o torta fritta, i panzotti alle erbette e le fragole…il tutto irrorato dalla Bonarda.

Nel pomeriggio raggiungiamo il Podere Palazzo Illica dove alloggeremo e, dopo esserci sistemati e riposati, riprendiamo il nostro tour verso l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba che ahimè troviamo chiusa al nostro arrivo.

Abbazia di Chiaravalle della Colomba
Abbazia di Chiaravalle della Colomba

Perso un posto se ne cerca un altro, e noi che in ogni nostro viaggio amiamo, oltre che visitare i luoghi storici, godere anche dell’ambiente che ci circonda, troviamo subito un’alternativa passeggiando tra i vigneti dei colli piacentini.
Il nostro vagabondare ci porta nel cortile dell’azienda vitivinicola “Cà Rossa” ad Alseno. Dapprima intrattenuti dalla signora Gregori, iniziamo poi la degustazione con il signor Roberto; confrontiamo i vini e le lavorazioni fino a trascorrere ben oltre due ore deliziati dall’ottimo Gutturnio e dalla simpatia e cortesia del proprietario.

Purtroppo il tempo vola e ci dirigiamo alla Trattoria del Voltone dove abbiamo una prenotazione per la cena. Questa è una trattoria a conduzione familiare con papà e mamma che lavorano in cucina ed i figli che si occupano della sala.
Veniamo accolti alla grande e discorri, discorri ci ritroviamo quasi…parenti! No, scherzo, ma quasi conoscenti dato che abbiamo amici comuni.
Assaggiamo alcuni piatti tipici del luogo, come il pisarei fasò, lo stracotto e la ricciola all’Ortrugo, ma purtroppo (per problemi di spazio) dobbiamo rinunciare al dolce 🙁

La seconda giornata inizia con una buona colazione: frutta fresca, marmellate e torte fatte in casa dalla proprietaria del Podere Palazzo Illica ci danno la giusta carica per partire. 
Abbiamo bisogno di energie, perchè oggi vogliamo visitare Castell’Arquato come si deve!
Riprendiamo quindi la strada che porta alla piazza del Municipio e visitiamo la Collegiata dedicata a Santa Maria Assunta. La prima sorpresa è che alcune pietre della muratura della facciata conservano conchiglie fossili. La facciata dà su una piccola piazza circondata da belle e antiche dimore, l’interno è diviso in tre navate divise da colonne in arenaria con 16 capitelli istoriati; altre ancora sono le opere su cui soffermarsi: l’antico battistero con vasca monolitica per battesimo ad immersione sopravvissuto al terremoto del 1117, il crocifisso ligneo altro 3 mt e largo più di 2 mt.

La Collegiata

La storia della chiesa è anche custodita nel Museo della Collegiata (sulla stessa piazzetta). 
Qui mi colpisce il dipinto “L’Adorazione dei pastori” di Cristoforo Caselli: la veduta del borgo è esattamente la stessa che si ha ai giorni nostri all’approssimarsi da qualsiasi direzione.

Palazzo del Podest

Sul lato nord della piazza del Municipio sorge il Palazzo del Podestà, col suo mastio rettangolare iniziato nel 1292, e la Loggetta dei Notari (ora sede di mostre d’arte) aggiunta al corpo centrale in tempi successivi.
Di fronte al Palazzo del Podestà svetta la Rocca Viscontea, imponente costruzione eretta a scopo difensivo su un punto strategico dove la vista spazia su tutto il territorio circostante della Val D’Arda.

Vista dalla Rocca Viscontea

Appena passato il ponte d’ingresso ritroviamo il signor Paolo che già ieri ci aveva interessati con le sue spiegazioni e invogliati maggiormente alla visita.
Oggi ci parla della costruzione della Rocca, dello scopo difensivo, degli alloggiamenti e della leggenda di Sergio e Laura, ma…questa non ve la racconto! Così se siete curiosi a tal punto da volerla sentire sarete invogliati a visitare Castell’Arquato: la Rocca ed il Museo di vita Medievale all’interno della torre.

Torre del Duca

Altre sono le meraviglie che si incontrano passeggiando nei vicoli e nelle stradine che rendono così ameno il girovagare: Casa Museo Luigi Illica (poeta nato a Castell’Arquato, librettista di Puccini e Mascagni), museo geologico Cortesi (dove si trova uno scheletro di balenottera), Palazzo Stradivari, Palazzo del Duca (sede di soggiorno di Papa Paolo III Farnese nel 1543) e la Fontana del Duca.

Casa museo Illica

Anche la visita della seconda giornata volge al termine e dobbiamo rientrare verso casa, ma torneremo senz’altro, magari in concomitanza con una delle numerose manifestazioni che vengono organizzate qui ogni anno, ad esempio “Rivivi il Medioevo” a metà Settembre… il prossimo anno venite con noi??

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