Grazie all’assessorato
politiche per il turismo di Siena, il fine settimana scorso ho avuto la
possibilità di vedere una Siena insolita, una Siena oltre il Palio.
Girando per la città mi sono accorta che ci sono tantissime lupe con la testa girata, mi sono informata e ho scoperto una storia che prima non conoscevo…
Narra la legenda che dopo la morte di Remo per mano di Romolo, i due figli Senio e Ascanio decisero di fuggire verso nord, uno su un cavallo bianco, l’altro su un cavallo nero.
Portarono nel cuore la città e la Lupa e, per questo motivo, la lupa senese ha la testa girata verso sud, per guardare Roma e i colori della Balzana sono il bianco e il nero.
Uno dei primi luoghi che ho avuto modo di visitare è stato il Palazzo Pubblico.
Attraverso il vestibolo si arriva alla Sala delle Lupe, chiamata cosi perché ospita due lupe marmoree del trecento, che venivano usate come gocciolatoi esterni al palazzo; le stanze che si aprono su questa sala ospitano gli uffici del sindaco e degli assessori.
Pensate che bello poter lavorare in una di queste stanze: alzi gli occhi per riflettere e ti trovi a guardare dipinti di Simone Martini o affreschi secenteschi!
Il primo piano ospita il Museo Civico e il teatro comunale dei Rinnovati, mentre al secondo piano c’è la sala del
Consiglio comunale e la loggia che guarda verso il lato posteriore del
palazzo stesso, in direzione sud, verso Roma.
Dopo la caduta del Governo dei 24, costituito da aristocratici, a Siena si instaurò il famoso Governo dei Nove (1287 d.C.) chiamato anche ”Buon Governo”.
Fu questo il primo tentativo di democrazia, infatti i nove erano scelti tra il ceto medio della popolazione, commercianti, artigiani, persone che vivevano la città e che, come riportato nei documenti ufficiali scritti in volgare [lingua accessibile a tutti] erano ”governatori e difenditori del Comune e del popolo di Siena“.
Per far in modo che il governo fosse incorruttibile i Noveschi rimanevano in carica per solo due mesi e non avevano la possibilità di uscire dal palazzo costruito, tra il XIII e il XIV secolo, per ospitarli.
Vi consiglio una visita in occasione della rassegna ”Teatro al Museo”, una collaborazione tra la compagnia teatrale ”LaLut” e le guide turistiche di Siena: verrete accompagnati attraverso le sale, da una guida che vi spiegherà i vari affreschi e che si troverà a discutere con Il Podestà, Duccio da Buoninsegna, Simone Martini, un antico pellegrino, insomma personaggi che, di sala in sala scendono dagli affreschi presenti e parlano della loro vita ”chiamandovi madame o messeri e guardandovi in strano modo per lo vostro bizzarro modo di abbigliare”.
Post scritto a seguito della partecipazione a #wesiena: educational per blogger e freelance alla scoperta di Siena organizzato dall’assessorato alle politiche per il turismo del Comune di Siena.
Siena mi piace un sacco, i suoi bellissimi paesaggi ma anche la sua storia e i suoi palazzi davvero stupendi 🙂
Anche a me è piaciuta molto, continua a seguirci, usciranno altri post su posti meno conosciuti, ma molto affascinanti 😉