Fin dalla più tenera età trascorrevo le vacanze d’Agosto a Carloforte, e visto che lì ci sono le mie origini ci torno spesso.
L’isola era conosciuta già ai tempi dei romani, che la chiamavano “Accipitrum Insula” ovvero l’isola degli sparvieri, perché sulle sue scogliere nidificava, e vive ancora oggi, il “Falco
della regina”.
della regina”.
Veniva usata come scalo per le navi che attraversavano il Mediterraneo e sembra ci sia passato anche San Pietro in viaggio verso Roma; per questo, in età Cristiana
l’isola prende il nome di Isola di San Pietro.
l’isola prende il nome di Isola di San Pietro.
Nel 1738, un gruppo di esuli di origine ligure, provenienti da Tabarka, vi si insediò su invito del re Carlo
Emanuele di Sardegna che intendeva trasformare l’isola in una fortificazione
difensiva contro le frequenti incursioni dei pirati sulle coste occidentali e
meridionali della Sardegna.
Emanuele di Sardegna che intendeva trasformare l’isola in una fortificazione
difensiva contro le frequenti incursioni dei pirati sulle coste occidentali e
meridionali della Sardegna.
Il paese che costruirono venne chiamato il “forte di Carlo”, ovvero Carloforte.
Gli abitanti conservano ancora il dialetto ligure tanto che la città è stata nominata comune onorario della provincia di Genova.
E’ il posto ideale per gli amanti del mare e della natura: oltre al già citato Falco della
regina, a pochi passi dal paese, nell’ex-stagno delle saline, nidificano ogni
estate i fenicotteri rosa.
regina, a pochi passi dal paese, nell’ex-stagno delle saline, nidificano ogni
estate i fenicotteri rosa.
Il loro alzarsi in volo è uno spettacolo sicuramente
da vedere.
da vedere.
La costa orientale e meridionale
dell’isola è costellata di spiagge, calette e secche che permettono una
balneazione adatta alle esigenze sia delle comitive di giovani, che delle
famiglie con bambini.
dell’isola è costellata di spiagge, calette e secche che permettono una
balneazione adatta alle esigenze sia delle comitive di giovani, che delle
famiglie con bambini.
La parte occidentale e settentrionale è
invece costituita da scogliere a tratti veramente spettacolari.
invece costituita da scogliere a tratti veramente spettacolari.
Non mancano neanche scenari collinari e
boschivi: salendo verso il punto più alto dell’isola, la collina di “Guardia
dei Mori”, si incontrano tutta una serie di pinete, fino ad arrivare ad una
antica casa risalente alla fondazione dell’isola da cui si possono vedere
tutti i quattro lati di costa. La casa era usata appunto come Guardia per
avvistare le navi dei pirati Mori.
boschivi: salendo verso il punto più alto dell’isola, la collina di “Guardia
dei Mori”, si incontrano tutta una serie di pinete, fino ad arrivare ad una
antica casa risalente alla fondazione dell’isola da cui si possono vedere
tutti i quattro lati di costa. La casa era usata appunto come Guardia per
avvistare le navi dei pirati Mori.
I fondali intorno all’isola sono perfetti per immersioni e battute di pesca subacquea, ricchi come sono di scenari mozzafiato e fauna marina.
Oltre alla balneazione e alle escursioni
naturalistiche, l’isola si presta a bellissime gite in barca; dal porto almeno
un paio di barche compiono ogni giorno (vento permettendo) il giro completo
dell’isola in circa tre ore.
È anche possibile affittare barche di
ogni tipo oltre a mezzi motorizzati.
ogni tipo oltre a mezzi motorizzati.
La cucina Carlofortina mescola la cucina sarda con i sapori genovesi ed arabi.
Una delle sue pietanze più rinomate è il cascà, rielaborazione del più famoso cous cous arabo.
Nelle pizzerie si può mangiare una
buonissima pizza fatta secondo l’uso genovese e la famosa farinata di ceci.
buonissima pizza fatta secondo l’uso genovese e la famosa farinata di ceci.
Ed infine, essendo un posto di mare, il
pesce non può mancare!!!
pesce non può mancare!!!
Io ci vado per rilassarmi e godermi uno splendido mare e Filippo si rilassa insieme a me!
Sarà merito dei fenicotteri, ma sembra di essere in un posto esotico 🙂
A volte i posti più esotici sono più vicini di quanto si pensi, e la Sardegna è un posto tutto da scoprire.
Hai ragione e prima o poi dovrò andare 😉