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Treno storico a Vapore tra Torino e Canelli

Da qualche tempo pensavo ad una occLocandina del Treno storico a Vapore tra Torino e Canelliasione per far prendere il treno a polpettina. Come tutti i bambini infatti sembrava molto interessata a questo mezzo di trasporto così antico ed affascinante ma ancora presente nelle nostre vite, sebbene in modo molto meno romantico.

Poi l’occasione si è presentata da sola quando ho letto il comunicato stampa di Canelli, borgo dell’astigiano incastonato tra le colline Patrimonio UNESCO del Monferrato che ogni anno è sede della Fiera Regionale del Tartufo.

Questo anno proprio per celebrare l’importante evento un treno storico a vapore è partito da Torino diretto a Canelli con un viaggio slow tra gli antichi vigneti e inaugurando la riapertura, a scopo turistico, della linea ferroviaria Asti – Castagnole – Nizza Monferrato.

La riapertura della linea ferroviaria è stata presentata nel vagone ristorante di una bellissima carrozza degli anni ’40 dal Presidente della Fondazione Ferrovie dello Stato Mauro Moretti e dal Direttore Generale della Fondazione Luigi Cantamessa con la partecipazione dalle autorità della Regione Piemonte e dei Comuni toccati dalla linea.

Conferenza stampa inaugurazione Treno storico a Vapore tra Torino e CanelliDopo il viaggio inaugurale compiuto dal treno storico a vapore, la definitiva riapertura, con un calendario regolare, sarà possibile solo con il contributo della Regione e dei Comuni coinvolti. La sinergia di questi enti potrà portare nel Monferrato turisti di alto livello attraverso itinerari e zone che anche l’Unesco ha riconosciuto essere uniche. Finanziatori della riapertura della linea potranno essere anche aziende vinicole ed altri privati che vorranno investire in un progetto assolutamente amico dell’ambiente per portare nei piccoli borghi e nelle colline sempre più turisti, anche stranieri fortemente interessati a questo tipo di viaggi “slow”. Il Direttore Cantamessa ha citato una ricerca di Oxford compiuta sulle linee storiche inglese che dimostra che per ogni sterlina spesa da un turista per il biglietto del treno storico, almeno altre due sterline vengono lasciare sul territorio per acquisti eno-gastronomici e di souvenir. In Italia, paese ben più ricco di cultura vinicola e gastronomica il rapporto non potrebbe che essere superiore a quello inglese, lasciando sul territorio fino a 3-4-5 volte il costo del biglietto del treno tra pranzi e degustazioni consumate in loco e beni acquistati da portare a casa. Un vero investimento quindi con ritorno immediato per tutte le attività della zona.

Il treno storico costituisce inoltre una grande opportunità per un territorio che ha conosciuto una crisi economica in anni recenti e che adesso può puntare al turismo ferroviario connesso alla valorizzazione di borghi e cantine, come già avvenuto in Piemonte per esempio con la linea Novara – Varallo Sesia, oppure sulla linea Ceva-Ormea con i treni storici che attraversano l’Alta Valle Tanaro su cui ha viaggiato Anna Maria qualche tempo fa o ancora la  Transiberiana d’Italia, la linea Sulmona – Isernia che attraversa i maggiori altipiani di Abruzzo e Molise con un fitto calendario sempre molto apprezzato dal pubblico.

Festa per l'accoglienza del treno storico presso la stazione di Castagnole delle Lanze

I biglietti per i due treni storici Torino – Canelli organizzati per la riapertura della linea sono stati un vero successo, andati sold-out in poche ore per un totale di 800 passeggeri che si aggiungono alle migliaia di cittadini festanti accorsi nelle stazioni per salutare il ritorno del treno. Anziani che ricordano i tempi addietro e bambini che non hanno mai visto il treno passare dai loro paesi, stazioni rimesse a nuovo con aiuole e vasi di fiori colorati ad accogliere il treno storico a vapore in arrivo da Torino. Linee ferroviarie e stazioni salvate dal degrado che arriva inesorabile grazie ad una nuova visione che vuole sfruttare il potenziale turistico delle linee con maggiore rilevanza storica del nostro Paese.

Il viaggio a bordo di carrozze storiche del tipo “centoporte” è un viaggio slow, dove la Fiera del Tartufo può essere sicuramente una meta ambita così come la visita alle Cattedrali del Vino o alla distilleria Bocchino o gli altri numerosi eventi organizzati nei borghi monferrini, ma è l’itinerario tra le colline del Monferrato il vero protagonista della giornata così come le festicciole organizzate dai vari comuni toccati dall’evento.

Carrozza centoporte del treno storico a vapore Asti Canelli

Alla stazione di Asti la locomotiva elettrica in livrea storica è stata sostituita da una doppia di locomotive a vapore degli anni ’20 (Gr.940 e Gr.625) che ha trainato il treno  attraverso la pianura del Panaro e poi da Isola tra le vigne di Barbera “Nizza”, per poi passare da Montegrosso, Vinchio, Motta, e le colline del Barbera DOCG di Costigliole d’Asti e di Castagnole delle Lanze fino ad arrivare a Canelli.

Locomotrice a vapore Gr940 Treno storico a Vapore tra Torino e Canelli

Un’esperienza bellissima che ci lascia solo un problema, come lo diciamo a polpettina che i treni non sono tutti così belli ed efficienti? Ci toccherà portarla in Giappone?

Polpettina sul vagone di prima classe del Treno storico a Vapore tra Torino e Canelli

Post scritto in seguito alla partecipazione al viaggio stampa organizzato dalla Fondazione Ferrovie dello Stato e da Città di Canelli

 

 

 

 

 

 

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