Le ho assaggiate per la prima volta a Mauritius, poi in India. Federica le ha mangiate in Oman e le sono piaciute. I Samosa, street food orientale a forma di triangolo, fatti di pasta ripieni di verdure e spezie, hanno davvero il sapore dell’oriente.
Poi un giorno chiacchierando mi ha detto “perchè non provi a farle, così le mangiamo insieme?”. Insomma, dato che a me piace sperimentare e ad entrambe piace mangiare, a volte ci troviamo a “pasticciare” in cucina, un modo per stare insieme, chiacchierare e vedersi anche al di fuori dell’ambito lavorativo.
I Samosa sono uno street food tipico che si può trovare in molti paesi orientali e medio orientali. L’origine si farebbe risalire al’India, sebbene molti paesi se ne contendano la paternità. Da lì si è diffuso nella penisola arabica e nei paesi dell’africa orientale. Io l’ho trovata a Mauritius perchè lì c’è una grande colonia indiana che ha influenzato le abitudini culinarie dell’isola.
Cercando online le ricette per prepararle, mi sono imbattuta in versioni molto differenti: ciò che non cambia mai è la pasta, mentre sul ripieno c’è ampia scelta per sbizzarrirsi.
Ho quindi deciso anche io, in base a quanto disponibile ed alla stagione, di proporre la mia versione. Da leccarsi i baffi!
Ingredienti per la pasta
- 380 g di Farina Integrale
- 125 ml di acqua
- 125 ml di olio evo
- 1 cucchiaino di sale
- olio di arachide per friggere
Ingredienti per il ripieno
- 3 cucchiai olio evo
- 60 g di cipolla
- 60 g di carota
- 20 g di zenzero
- 60 g di piselli
- 1 cucchiaio di coriandolo in polvere
- 1 cucchiaino di cumino in polvere
- la punta di un cucchiaino di peperoncino rosso in polvere
- ½ cucchiaino di masala
- 600 g di patate
- coriandolo fresco a piacere
Preparazione
Tritare cipolla, carota e zenzero e saltarli nel wok con un po’ di olio evo per qualche minuto. Aggiungere i piselli, le spezie e un cucchiaino di sale e coprire riducendo la fiamma per circa 5 minuti.
Tagliare le patate, precedentemente bollite e sbucciate, e aggiungerle nel wok insieme al coriandolo in polvere. [A me il coriandolo fresco non piace molto, trovo che il suo gusto ricordi il detersivo per i piatti, pertanto mi limito ad utilizzare quello in polvere]
Aggiustare di sale e pepe poi togliere dal fuoco e mettere il ripieno in un contenitore a raffreddare.
Mentre si aspetta che il ripieno raffreddi, preparare la pasta.
Mettere la farina in una ciotola e aggiungere l’olio. Aggiungere poi l’acqua tiepida un po’ alla volta e impastare fino ad ottenere una palla piuttosto dura. Coprire con la pellicola e lasciarla riposare per 20 minuti.
Dividere la pasta in due o tre pezzi. Lavorando un pezzo alla volta, spianare la pasta fino a raggiungere uno spessore di circa 3 cm. Usare un bicchiere o un coppapasta e tagliare dei cerchi di circa 7 / 8 cm di diametro.
In alternativa tagliare dei triangoli di pasta e sovrapporli inserendo un cucchiaino di ripieno al centro.
Mettere un cucchiaio di ripieno nel mezzo di ogni cerchio. Con il dito, spalmare un po’ d’acqua sui lati per chiudere e ripiegare la pasta in un semicerchio. Dopo di che bagnare ancora i lati con l’acqua e piegare nuovamente fino ad ottenere un triangolo. Usare i rebbi di una forchetta per aiutarsi a sigillare bene i lati della pasta.
Scaldare abbastanza olio di arachidi per friggere in un wok grande. Io scelgo solitamente questo olio per le fritture perchè ha un punto di fumo più alto rispetto agli altri oli di semi. Friggere i samosa finché non siano dorati su tutti i lati.
Servire caldi, accompagnandoli con una salsa agrodolce o con un chutney di mango o di cipolle.