Già prima di partire per Guadeloupe era ben chiaro che quella del Rum fosse una delle attività produttive più importanti sulle isole delle Piccole Antille.
Ho studiato i distillati durante il corso per sommelier e la visita ad una rhumeria mi interessava alquanto.
Vedendo poi che tutti i produttori di Guadeloupe aprono le loro porte al pubblico per mostrare il procedimento e vendere direttamente il prodotto finito, è stata una scelta naturale dedicare una mattinata alla visita alla Rhumerie Bielle, sull’isoletta di Marie Galante.
L’attività freme già al di fuori della Rhumeria; signore vestite con colorati e pseudo-tipici abiti madras stile Mamy di “Via col Vento” ti attirano verso il loro banchetti dove vendono cibi salati e dolci home-made.
E, fidatevi, c’è da comprarli!! Perchè altrimenti dopo aver assaggiato due bicchierini di Rhum a stomaco vuoto vi capottereste nel prato rischiando di farvi schiacciare da un trattore o da un carretto trainato dai buoi diretto nel campo di canna.
Noi abbiamo comprato dei deliziosi fagottini di pasta sfoglia ripieni di pollo e i dolci tipici della zona alla banana e allo zucchero di canna. Uno dei dolci tipici di Marie Galante è il Caca Boeuf, che prende il nome dalla sua forma di… cacca di mucca, dolcificato con lo Sirop Batterie [concentrato di zucchero di canna cotto ottenuto grazie all’evaporazione dell’acqua contenuta nel succo] e aromatizzato con le spezie locali.
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Secondo step della visita: assaggi!
Ebbene, ha stupito anche me che prima di spiegarti come funziona la distilleria ti facciano assaggiare i prodotti.
Su di un bancone sul davanti dell’edificio eccole lì, le bottiglie di Rhum in bella mostra e uno stuolo di bicchierini pronti all’uso. Dietro al bancone una signora che rovescia e spiega, in base a quello che ognuno desidera assaggiare.
Un’altra cosa particolare, almeno per me, è che qui è tutto fatto all’aperto.
Gli alambicchi e i distillatori, così come le vasche di fermentazione e le presse per schiacchiare la canna da zucchero sono disposti sotto un tetto di lamiera. L’unica parte in muratura è la ciminiera della vecchia caldaia.
E qui una volta in più realizzo che in Guadeloupe fa caldo tutto l’anno e non è necessario chiudersi in un edificio per produrre il Rhum, nè per farlo assaggiare e neppure per venderlo.
Iniziamo ad intavolare una piacevole chiacchierata con la signora delle degustazioni che ci fa assaggiare il Rhum Agricole pluripremiato a 59% di alcol e quello a doppia distillazione (colonna + alambicco).
Poi passiamo a quello invecchiato in fusti di quercia, quello che loro chiamano “vieux”, quello che prende quel bel colore ambrato a cui siamo più abituati da questa parte dell’oceano.
Assaggiando e discorrendo arriviamo alla degustazione di un prodotto, Rhum Rhum, distillato dagli italiani.
Italiani?? Si, anche noi abbiamo sgranato gli occhi e drizzato le orecchie.
Un gruppo di distillatori veneti ogni anno si reca in Gadeloupe per distillare la canna da zucchero; chi meglio dei veneti [e la loro esperienza con la grappa] conosce le tecniche di distillazione? Scopriamo l’arcano e degustiamo subito questo distillato che si chiama Rhum Rhum proprio perchè ha due passaggi in alambicco.
Dopo averne sentito parlare e tanto per fare una piccola pausa tra un bicchiere e l’altro ci avviamo verso la zona della produzione del Rhum.
Qui è possibile passeggiare tra l’alambicco e il distillatore a colonna, tra i macchinari vecchi disposti in mostra nel prato retrostante la distilleria e la sala di deposito dei fusti del Rhum Vieux.
Dopo la visita “fai da te”, è immancabile la sosta al negozietto per gli acquisti di rito.
Vi dico la verità: a me è piaciuto molto più il Rhum Agricole [quello bianco e semplice] che non quello Vieux invecchiato nei fusti. E allora via con gli acquisti, per poter far assaggiare anche agli amici a casa il classico aperitivo : Ti-Punch [rhum agricole, sciroppo di canna, lime]
Una curiosità: il Rhum di Marie Galante, a differenza di quello dell’isola principale di Guadeloupe, ha un grado di alcolicità superiore fino al 59% [contro il 54% autorizzato per l’altro Rhum].
Questo perchè il grado di alcolicità si abbassa tagliando il distillato con acqua distillata, ma dato che a Marie Galante c’è penuria d’acqua il disciplinare ha autorizzato questa eccezione.